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28 Posti la ricchezza della povertà

Poesia dell'essenziale

Di: Gabriella Coronelli

13 Settembre 2016

Categoria: ProfileFood

La povertà, si cominci a impararlo, è un segno distintivo, oggi infinitamente più ricco della ricchezza” Goffredo Parise” … la povertà non è il peggiore dei mali, e nemmeno lo sfruttamento. Cioè, il gran male dell’uomo non consiste né nella povertà, né nello sfruttamento, ma nella perdita della singolarità umana sotto l’impero del consumismo.”
Oscar Wilde

Nel 1974, Goffredo Parise, scrisse un articolo nella sua rubrica sul Corriere della Sera dal titolo “Il rimedio è la povertà” e dal contenuto profetico. “Noi ci comportiamo come degli affamati nevrotici, lo spettacolo dei ristoranti di massa è insopportabile, la quantità di cibo consumata è enorme … tutti i nostri ideali sembrano concentrati sull’acquisto insensato di oggetti e di cibo”. L’attuale febbre da chef era ben lungi dall’essere, oggi, che la viviamo in pieno, la logica del consumismo impone di cavalcare quest’onda gigantesca e offrire al consumatore tutto il consumabile come se fosse un’attività elitaria, da ricchi.
Non lo è, questo accresce il piacere che si prova entrando al 28 Posti, un luogo dove la povertà è ricchezza, anima l’ambiente con oggetti di una grazia intrinseca, oggetti dal significato profondo riconosciuto da chiunque, oggetti utili, indispensabili. Perché qui non si consuma, si degustano preparazioni essenziali, le sensazioni degustative sono accostate con rispetto tenendo conto del valore individuale e del risultato d’insieme. Un cibo evoluto che riporta alle radici quando nutrirsi era un rito condiviso alimentato dall’amore e dalla speranza di un futuro migliore.

Erbe selvatiche, vegetali stagionali coltivati in cascina, lavorazioni semplici e lente, ricerca moderata dalla conoscenza, materie prime antiche riportate al loro ruolo, una brigata giovane e stimolata al miglioramento continuo, una visione sistemica del mestiere, sono i talenti che lo chef Marco Ambrosino investe quotidianamente per ottenere proposte accattivanti che incontrano il gusto di chiunque faccia della nutrizione un’esperienza creativa e sana. Le tavole sono imbandite con linearità spiazzante, ogni oggetto è esaltato dalla semplicità, dalla pulizia delle forme e dallo spazio che non occupa. Ricordano il gesto ancestrale del dono, l’essenzialità del contenitore eleva il significato del contenuto, un’armonia che induce alla pace predispone alla degustazione.

Via Corsico aiuta, zona pedonale di accesso al Naviglio, è un microcosmo: abitata da residenti che lavorano e la vivono a tempo pieno, servita da mezzi e servizi pubblici, frequentata da turismo culturale e di svago, con consolidata cultura del tempo libero e dell’intrattenimento, offre una frequenza varia e curiosa. I commercianti sono attivi e attenti alle esigenze dei loro clienti e pronti ad offrire supporti, creare iniziative che unificano: dal 26 settembre prende il via un calendario di iniziative comuni per sostenere la campagna Back to School promossa dalla Ong Liveinslums Onlus per contrastare l’abbandono degli studi in Kenya e finanziare una scuola di strada nella baraccopoli di Mathare a Nairobi.

  • Al 28 Posti, il 26 settembre, lo chef Marco Ambrosino realizza una cena solidale in collaborazione con Masseroni, Elita Bar e Ciclosfuso.
  • Dal 27 settembre fino al 22 ottobre presso lo store Brandstorming al civico 3 di via Corsico, saranno esposte le auto-produzioni dello slum di Mathare dedicate al tema Back to School.

I proventi sono destinati alla campagna africana della ong Liveinslum Onlus. Dalla prima settimana di ottobre, per il pranzo della domenica, il 28 Posti collabora con l’oratorio che ha sede di fronte al ristorante: i bambini saranno ospitati e intrattenuti all’oratorio mentre i genitori saranno al ristorante. Le iniziative sono realizzate con la collaborazione di: